Cenone della Vigilia Di Natale targato Sud-Italia
Specifico che sono Napoletano, quindi, noi abbiamo una cultura del cenone della vigilia di Natale al quanto “aggressiva”, nel senso che mangiamo fino a quando non siamo prossimi ad un infarto/esplodere. La nostra tradizione ci impone rigorosamente di seguire un menu di pesce, ovviamente non cuciniamo tutto ciò che la tradizione ci insegna ma ci proviamo e ci andiamo vicino 😉
Per cominciare abbiamo iniziato con un antipasto di pesce crudo rivisitato, ovvero, carpaccio di salmone e di tonno posati su un letto di arance (prima volta che l’ho assaggiato e devo dire che ero inizialmente scettico, ma poi mi ha dato una buona soddisfazione) e gamberi crudi. Mancavano le ostriche ma ci siamo deliziati lo stesso. Come primo piatto abbiamo mangiato un risotto alla pescatora invece delle classiche linguine ai frutti di mare, ottima scelta, molto più leggero della pasta.
Poi abbiamo iniziato con i secondi, mazzancolla al forno con pane grattugiato e pinoli (gamberone), frittura di paranza, di moscardini, calamari, baccalà e triglia, mancavano le alici ma ormai non c’era più spazio nella pancia per altro cibo.
Siamo poi arrivati al dolce ma non essendo allenati ad una così grande quantità di cibo in così poco tempo abbiamo alzato bandiera bianca. La tradizione avrebbe voluto che quantomeno gli struffoli, roccocò e mustaccioli dovevano essere sul tavolo accompagnati da una grappa. Noi siamo passati soltanto per una “leggera” sambuca ed abbiamo iniziato con i classici giochi natalizi di carte, ovvero sette e mezzo, l’asso che fugge etc..
Non sono mancate le classiche noci, pistacchi, mandorle etc..
Sono veramente curioso di sapere cosa si mangia in California la voglia di Natale, magari il prossimo anno vi racconterò!
Christmas 2015