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Se 5 anni fa mi avessero detto che avrei avuto un figlio che sarebbe stato italiano e americano non ci avrei mai creduto. Due giorni fa abbiamo avuto il suo secondo passaporto. Beh, insomma quando “sarà grande” potrà decidere se voler vivere negli Stati Uniti d’America o nel nostro caro “Vecchio continente”. Devo essere sincero, mi ha fatto uno strano effetto leggero su un foglio A4, dello stesso materiale (simile) a quello delle banconote: “il nome di mio figlio = cittadino americano”.
La cittadinanza italiana l’ha acquisita di diritto, essendo nato sul territorio italiano e da padre italiano (scusate le ripetizioni). Quella americana, abbiamo dovuta richiederla al consolato che si trova qui a Milano e hanno chiesto a mia moglie di “provare” che è una cittadina Statunitense e che ha vissuto per almeno 5 anni in U.S., mica roba da poco! Non è stato semplicissimo ma per fortuna ha potuto richiedere tutta la documentazione on-line ed nel giro di giorni abbiamo ottenuto tutta la documentazione (es. che ha lavorato per “x” anni presso l’azienda Y, che ha frequentato l’università dall’anno X all’anno Y, ma sopratutto che ha pagato le tasse per il periodo indicato). Morale della favola, se sei nato in America e non hai mai vissuto per 5 anni consecutivi nel tuo paese e tuo figlio nasce in un altro stato non può diventare cittadino Statunitense.