Oggi stavo pensando come qui in Italia tutto si basa sull’avere una “stabilità”, come ad esempio il contratto a tempo indeterminato, comprare la casa della tua vita, non rischiare quasi mai nelle scelte, altrimenti potresti perdere la tua “stabilità”, ovviamente, qualsiasi scelta abbia effetti che supera l’anno solare diventa un affare di stato e merita di essere ponderata come se dovessi decidere di entrare in guerra o meno.
Ho la percezione che negli Stati Uniti sia fortemente l’opposto, nel bene e nel male. E’ come se lì la “stabilità” non è data dagli stessi elementi su cui la basiamo noi italiani, ma bensì è basata su quello che Tu sei, sul come Tu ti comporti. Lì si segue quello che è giusto per se stessi e non quello che è giusto per la tua famiglia, o per “gli altri” e si basano le proprie scelte su quello che ti porta a stare bene a Te.
Quindi la conseguenza è che tutti cambiano città con molta facilità e questo non è visto come instabilità, anzi. Le persone a 30 anni hanno già vissuto in diverse città, a partire dal college, ed hanno cambiato almeno 2 o 3 lavori, e questo non è assolutamente visto come instabilità.
Insomma questa “stabilità” è vissuta e percepita in modo completamente differente dagli italiani e dagli americani.
Interessante questa tua riflessione e trovo che sia corretto e vantaggioso per una persona potersi muovere e non restare “statica” in tutti i sensi. L’unico dubbio/problema che sorge, riferito all’Italia non all’italiano come cittadino, è che in America come anche in altri Stati si ha la possibilità di essere “instabili” senza rischiare un tracollo. Opinione personale: credo che molti italiani, soprattutto chi ha avuto il coraggio di andare all’estero, desiderino cambiare e non doversi limitare alla casa e al posto fisso, ma che purtroppo non sia fattibile in Italia. Perdona la lunghezza del commento
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Io faccio parte della categoria di italiani che per alcuni aspetti si sentono un pò stretti nel proprio paese, pur amandolo molto. Ecco … una delle cose che più mi infastidisce della mentalità italiana è che spesso la visione di “stabilità” che regna si tramuta in qualcosa che io vedo come “chiusura mentale” … troppo spesso mi sento dire da persone che conosco che mai per nulla al mondo si trasferirebbero da un altra parte (anche solo in un altra città italiana) perhè “ma dove vuoi andare? bene come si sta qui, non si sta da nessun altra parte” … ecco, io credo di essere abbastanza obiettiva nel vedere i pro ed i contro di molti luoghi, italiani ed esteri … ed un concetto del tipo “bene come si sta qui non si sta da nessun altra parte” non riesco ad accettarlo … se questo è come molti vedono la “stabilità” preferisco assolutamente “instabilità”
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