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volare.jpgNon mi sembra vero ma sono passati ben due mesi e mezzo da quando sono salito su quell’aereo della Swiss Airline, consapevole che quel volo non era un viaggio qualunque ma bensì uno “sliding door “, ovvero un bivio nel percorso della mia vita dove il cambiamento stava diventando netto, radicale. Mi stavo lasciando alle spalle tutto ciò che fino a quel momento era tutta la mia vita per ripartire da zero, in un nuovo continente, con usi e costumi diversi dai miei. Appena arrivati negli States siamo stati impegnati in un matrimonio e varie scampagnate/picnic familiari. In queste circostanze ho avuto modo di rivedere persone che avevo conosciuto una sola volta al mio matrimonio quasi tre anni fa in California. Curioso, lo so! Oggi, guardandomi indietro, provo a tirare due somme e cerco di capire quali sono le mie sensazioni. Dopo il nostro arrivo abbiamo iniziato subito a cercare casa e devo dire che siamo stati fortunati nel trovarla dopo una settimana. Molto prima del previsto. Sono rimasto molto colpito, credo di averlo già detto in un post precedente, dalla forte presenza di ristoranti e negozi italiani non solo in San Francisco ma anche in tante cittadine intorno. Gli italiani qui, adesso, sono ben visti. Meno male! Questo mi fa sentire un po’ a casa. Ho anche trovato il mio bar preferito, Rulli, che mi ricorda molto i bar del mio quartiere di origine. Non mi aspettavo che la vita fosse così incredibilmente cara. A partire dall’affitto fino ad arrivare ad un semplice caffè espresso che costa non meno di 2 dollari quando va bene. Ormai bevo il caffè solo a casa 😦  Di solito ordino un Ice Latte (latte e caffè con ghiaccio). Ovviamente questo aspetto incide notevolmente sulle nostre finanze considerando che siamo venuti qui senza lavoro, con qualche soldino messo da parte. Non vi nascondo che sono abbastanza preoccupato perché pensavo potessimo avere un po’ più di ossigeno. Vabbè, non ci abbattiamo e continuiamo la ricerca del lavoro. Devo dire che qui c’è tanta offerta  ed anche di tutti i tipi, anche quelli che non avresti mai immaginato potessero esistere, l’unico contro è l’elevata competizione, quindi, in parole povere vedo tante offerte di lavoro ma non è così facile essere assunti. A volte alcune offerte durano solo per una settimana, pochissimo!! Io, purtroppo, non posso iniziare a lavorare fino a quando non mi danno il visto provvisorio (prima della green card), quindi, sto monitorando le offerte ma non a fondo. Mia moglie invece, sta cercando lavoro e purtroppo si sta rilevando un po’ più complicato del previsto. Ha fatto qualche primo colloquio telefonico che non è andato a buon fine. Restiamo fiduciosi!! 🙂 Sono rimasto molto colpito dalla cordialità delle persone. Tanto per fare un esempio, ieri, ero alla ricerca di una caffetteria e arrivato all’ingresso di un bar il cameriere ci dice che avevano appena chiuso (erano solo le 18!), una passante si ferma, aveva capito che stavamo cercando un bar ed inizia a consigliare un paio di location dove poter andare, dopodiché inizia a dire che se avevamo fame il tale negozio ha degli hamburger buonissimi, l’altro invece lo consigliava per un pasto più completo. Insomma, questo è stato un esempio abbastanza estremo ma cose di questo genere capitano. Spesso capita di parlare con sconosciuti in un supermercato o in una caffetteria e si arriva in 5 minuti a dare informazioni personali. Ancora non mi sono abituato a questo, eppure sono una persona abbastanza socievole. Comunque questa cordialità mi mette a mio agio, sopratutto considerando le mie origini del sud. Quando sono venuto qui, quasi tre anni fa, avevo un’immagine molto positiva del posto e della zona circostante ma devo dire che adesso che sto vivendo qui e molto più bello di quello che mi ricordavo. Ogni volta che mi trovo in macchina e guido  avverto sempre una piacevole sensazione nello stomaco. Sono felice del fatto ci siamo trasferiti in questa contea e che il mio piccolo possa crescere qui. Il verde è predominante su tutto e questo è molto importante per me, anche se ho sempre vissuto in città. A volte mi fermo a pensare come sarebbe stata la nostra vita se non avessimo deciso di trasferirci, come sarebbe andata in Italia, che prospettive avrebbe potuto avere mio figlio. Mio padre poteva viversi il nipotino. I miei amici avranno figli a breve… Non vi nascondo che a volte un po’ di malinconia prevale nelle mie emozioni. Sicuramente, la nota più positiva in questo periodo, è che ho tanto tempo libero a disposizione, non lavorando ancora, per cui sto cercando di godermi tutte le giornate con mio figlio.

Dopo due mesi e mezzo penso che siamo in linea con le nostre aspettative/piani, le sensazioni  sono tutte positive e sono felice della scelta. Adesso devo aspettare il visto e sperare che almeno mia moglie possa iniziare a lavorare prima che finiamo i soldini 🙂