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Beh, devo essere sincero, ogni volta che parlo con gli amici ho sempre opinioni e considerazioni completamente diverse riguardo a questo mio trasferimento negli Stati Uniti. Ovviamente parto dal punto in cui ero fino a gennaio scorso, dove avevo un lavoro “stabile”, con un salario “buono”, copertura totale sotto l’aspetto medico (per tutta la mia famiglia), nel trasporto su strada nazionale (pedaggi-lavorando in un’azienda del settore) e per i mezzi pubblici (metro-tram). Ho comprato una casa (con relativo mutuo che continuo a pagare). Ho anche aperto una Start-Up che purtroppo non sono riuscito a portare avanti per mancanza di tempo (avendo già un primo lavoro) e fondi economici.

Insomma era una vita abbastanza impegnata e colorita, dove cercavo di costruire qualcosa per me e per la mia famiglia. Devo dire che sono anche abbastanza “fiero” di quello che cercavo di raggiungere.

Oggi ho scelto di trasferirmi negli Stati Uniti d’America, in California, (ovviamente il tutto è possibile in modo abbastanza “facile” perché mia moglie è Americana e al 50% anche mio figlio).

La scelta di cambiare “mondo” ha comportato tutta una serie di scelte che ho dovuto prendere di conseguenza (ovviamente):

  1. mi sono dovuto licenziare (il giorno dopo che ho avuto una promozione);
  2. non posso vendere la casa visto il ribasso del mercato immobiliare (con mutuo);
  3. ho chiuso la Start-Up;

Insomma tutti i punti fermi che portano alla “stabilità” all’italiana di cui parlavo qualche post precedente (la “stabilità” Italiana vs Americana) li ho dovuti “cancellare”, il che vi assicuro non è stato semplice, anzi!

A volte sento persone che banalizzano dicendomi “vabbè non hai nulla da perdere”, io direi “insomma”, tutto quello che ho costruito fino ad oggi non è niente? La scelta di distruggere tutto quello costruito fino ad oggi e trasferirmi in un nuovo continente non è poi così banale o superficiale. Altre persone sono positive e mi dicono che sarà un bel cambiamento e sono felici per me, altri mi dicono che sono un poco invidiosi, nel senso buono del termine, altre persone mi dicono che diventerò ricco (ahahah – non è quello che sto cercando, anzi!), insomma ci sono opinioni di tutti i tipi.

Insomma io penso che ognuno prende decisioni diverse in periodi diversi della propria vita e sopratutto non c’è la scelta giusta ma semplicemente la propria scelta e si presume che ognuno cerca il meglio per se stesso e nel mio caso anche per mia moglie e mio figlio. 

Ovviamente, senza trascurare il fatto di dover ripartire da zero, in una nuova nazione dove non si parla la mia lingua, senza lavoro, con un figlio e la speranza di continuare ad essere felice, perché tutto sommato è questo che continuo a cercare 🙂

cit. “non hai coraggio se non hai paura”